NIENTE BUNKERS PER L’ULTIMO MAJOR DEL 2012 A KIAWAH ISLAND

Vi ricordate che per il PGA Championship del 2010 a Whistling Straights era stato messo un avviso negli spogliatoi che chiariva che tutte le aree del campo progettate e realizzate come aree di sabbia avrebbero dovuto essere considerate bunkers? Ce n’erano 1200!
In completa  antitesi con quanto stabilito nel 2010, la PGA americana ha stabilito che per il PGA Championship all’ Ocean Course, Kiawah Island, tutte le aree di sabbia avrebbero dovuto essere considerate “percorso”. In altri termini, ciò significa che non vi erano bunkers a Kiawah Island per l’ultimo torneo major dell’anno.
Quindi i giocatori avrebbero potuto appoggiare il bastone sulla sabbia, rimuovere impedimenti sciolti e persino effettuare swing di pratica in oltre 200 aree di sabbia che agli occhi di tutti apparivano bunkers. D’altro canto, i giocatori avrebbero dovuto prestare attenzione a non scavare con i piedi nella sabbia per creare uno stance più solido, in quanto ciò è consentito in un bunker, ma risulta essere un miglioramento del proprio stance infrazione alla Regola 13-2 ovunque sul percorso.
Nel commentare la decisione di giocare tutte le aree di sabbia come percorso, Kerry Haigh, PGA managing director del torneo, ha dichiarato: ” Questo è esattamente lo stesso modo in cui è stata giocata la Ryder Cup nel 1991 e altri due major disputati all’Ocean Course. Ritengo che sia la maniera migliore e più giusta di giocare: questo è un campo unico che può garantire una cosa come questa.”

Come per quanto stabilito a Whistling Straights, i giocatori e i caddies erano costantemente informati sulla Regola Locale per mezzo di avvisi affissi negli spogliatoi il cui titolo era: Avviso per i concorrenti: niente bunkers.

Il nord irlandese Michael Hoey era a conoscenza quasi sicuramente della Regola Locale. Ciononostante è stato squalificato dopo aver giocato un buon secondo giro (70) che gli avrebbe consentito di passare il taglio e lo avrebbe portato a 8 colpi dal leader.
Alla buca 8 Hoey trova la sua palla infossata in un’area sabbiosa. Secondo la Regola 12-1a, il giocatore poteva rimuovere sabbia intorno alla palla e alzare la palla per identificarla come propria, cosa che egli ha fatto. Tuttavia le Regole stabiliscono che persino se la palla non è mossa nel processo di identificazione, il giocatore deve ricreare il lie che essa aveva prima che la sabbia fosse mossa. La Regola 12-1a stabilisce:

” Ovunque sul campo, se si ritiene che la palla del giocatore sia coperta da sabbia al punto da non poterla trovare o identificare, il giocatore può, senza penalità, toccare o muovere la sabbia per trovare o identificare la palla. Se la palla è trovata e identificata come propria, il giocatore deve ricreare il lie il meglio possibile rimettendo a posto la sabbia. Se la palla è mossa nel toccare o nel muovere la sabbia nel corso della ricerca o dell’identificazione della palla, non c’è penalità; la palla deve essere ripiazzata e il lie ricreato. Nel ricreare il lie secondo questa Regola, al giocatore è consentito lasciare visibile una piccola parte della palla.”

Poichè Michael Hoey non ha ricreato il lie originario della palla, ha infranto la Regola 12-1a ed è incorso in due colpi di penalità, ma non ha realizzato l’accaduto se non dopo che aveva firmato e consegnato lo score. Egli stesso ha ricostruito quanto successo e ha riportato successivamente i fatti al Comitato.
La PGA americana non aveva altra scelta che squalificarlo secondo la Regola 6-6d per aver firmato e consegnato uno score avente un punteggio inferiore a quello effettivamente realizzato per non aver incluso i due colpi di penalità secondo la Regola 12-1a nei quali era incorso.

Nel ricordarvi che è responsabilità del giocatore conoscere le Regole,
vi auguro buon gioco! 😉

 

 

Immagine e testo tratti dal blog di B. Rhodes


Commenti

NIENTE BUNKERS PER L’ULTIMO MAJOR DEL 2012 A KIAWAH ISLAND — 3 commenti

  1. Kiawah Island è un’isola barriera sulla costa atlantica composta prevalentemente da sabbia. Tantissime parti dell’Ocean Course sono caratterizzate da zone sabbiose non inerbite. La scelta di considerare tutte queste aree compresi i bunkers come “percorso” è stata fatta dalla PGA Americana dopo aver constatato la notevole difficoltà nel differenziare quali aree avrebbero potuto essere considerate bunkers e quali avrebbero dovuto essere considerate percorso unitamente alla difficoltà incontrata nell’identificare chiaramente dove terminavano le aree sabbiose che non erano bunkers e dove iniziavano i bunkers stessi.

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