RULES INCIDENTS AL ROYAL LYTHAM & ST. ANNES NEL CORSO DEGLI ANNI

In previsione dell’Open Championship che si disputerà la prossima settimana (dal 19 al 22 luglio) al Royal Lytham & St. Annes, qui di seguito ci sono alcuni casi sulle regole che hanno coinvolto giocatori di storica fama durante le varie edizioni dell’Open Championship disputate per l’appunto al Royal Lytham & St. Annes negli ultimi quarantanni. Vediamo quali:

Gary Player – 1974

Sulla strada per la sua terza vittoria all’Open Championship, Gary Player gioca il secondo colpo alla buca 18 del giro finale e la sua palla termina vicino al muro della clubhouse. Poichè tale muro definiva il fuori limite, non era ostruzione, quindi Player non ha diritto a ovviare senza penalità. Una possibilità che egli ha è quella di dichiarare la sua palla ingiocabile secondo la Regola 28 e di droppare la palla entro la distanza di due bastoni, non più vicino alla buca dal punto dove giaceva la propria palla. Tuttavia, questa opzione avrebbe comportato un colpo di penalità, quindi Player decide di giocare la palla come si trova. Egli riesce a stabilire un buon contatto con la palla giocando un colpo da mancino con il dorso del suo putter. Secondo le Regole ( Regola 14-1), infatti, un giocatore può adoperare qualsiasi parte della testa del bastone (faccia, punta, tacco, dorso) per colpire la palla, purchè questa sia colpita in modo corretto.
Player ha avuto la fortuna di avere un putter con entrambi i lati piatti. L’Appendice II-4d stabilisce infatti che: ” la testa del bastone deve avere soltanto una faccia per colpire, eccetto che un putter può averne due se hanno le stesse caratteristiche e sono una dalla parte opposta dell’altra”.
Gary Player quindi riesce a vincere L’Open Championship con quattro colpi di vantaggio su Peter Oosterhuis.

Severiano Ballesteros – 1979

Anche Severiano Ballesteros ha avuto un Rules incident mentre era in corsa per la vittoria all’Open Championship del 1979.
Alla buca 16 il suo tee shot termina vicino ad alcune auto parcheggiate.
Le auto normalmente sono ostruzioni: se sono a disposizione le chiavi per spostarle esse sono ostruzioni movibili, altrimenti sono considerate ostruzioni inamovibili e si applica la Regola 24-2 (Decisione 24/8).
Dato che i proprietari delle auto in sosta non erano reperibili per muoverle, il referee avvisa Ballesteros che era in vigore una particolare Regola Locale che considerava le auto parcheggiate come ostruzioni temporanee inamovibili. Ballesteros quindi può ovviare all’interferenza non solo per il lie della palla, lo stance o l’area del movimento che intende effettuare, ma anche con linea di vista (line of sight) dalle auto parcheggiate.  Adesso l’area è stata modificata con delle dune e il parcheggio è stato spostato.
Interessante il modo in cui egli droppa la palla: prima del 1984 il modo di droppare era differente, cioè si lasciava cadere la palla dietro la spalla 😉
Ora un giocatore deve stare in posizione eretta, tenere in mano la palla all’altezza delle spalle e alla distanza del braccio e lasciarla cadere ( Regola 20-2a).

Davis Love III – 2001

David Love III si trova in una situazione simile a quella di Gary Player quando il suo secondo colpo alla buca 18 termina vicino al muro della clubhouse.
Di nuovo, tale muro non è considerato ostruzione e di conseguenza Love non ha diritto a ovviare all’interferenza senza penalità.
Come ha fatto Gary Player nel 1974, Davis Love decide di giocare la palla come si trova, sebbene a differenza di Player egli abbia la possibilità di giocare un colpo da destro.
Love quindi gioca il colpo e imbuca il putt segnando uno score di 67 per il giro, ma che non gli consente di entrare tra i primi 20 in classifica a causa di un brutto giro nel terzo giorno di gara.

Ian Woosnam- 2001

Avendo iniziato come co-leader, Ian Woosnam quasi imbuca il tee shot alla prima buca dell’ultimo giro al Royal Lytham & St. Annes per poi scoprire, sul tee della buca successiva, di avere 15 bastoni nella sacca. Secondo la Regola 4-4a ha dovuto dichiarare un bastone fuori gioco e ha dovuto aggiungere due colpi di penalità al suo score modificando il suo birdie 2 di apertura a un bogey 4.
Ian Woosnam è arrivato alla fine terzo a pari merito a quattro colpi dal vincitore David Duval.

Chissà se capiteranno altre situazioni particolari la prossima settimana durante l’Open Championship al Royal Lytham & St. Annes… staremo a vedere!

Intanto buon gioco! 😉

 

Tratto da Randa.com


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