GESTIONE DELLE GARE: LA VELOCITA’ DI GIOCO

Il gioco lento è l’unico problema più sconcertante del gioco del golf.
Un giocatore lento all’inizio dell’intero gruppo dei partecipanti può rovinare la giornata a tutti i giocatori che lo seguono. Nell’interesse di tutti, i giocatori hanno l’obbligo di giocare con un passo ragionevole. Di conseguenza, ad alcuni componenti del Comitato impiegati sul campo dovrebbe essere dato il compito aggiuntivo di monitorare la velocità di gioco e applicare le penalità per gioco lento, se necessario.

La Regola 6-7 governa nel caso di gioco lento. Essa stabilisce:

“ Il giocatore deve giocare senza ritardo ingiustificato e in conformità con qualsiasi linea guida sulla velocità di gioco che il Comitato può stabilire”. La penalità per infrazione alla Regola 6-7 è la perdita della buca in match play e due colpi di penalità in stroke play; per successiva infrazione, squalifica”.
Tuttavia, la Nota 2 alla Regola 6-7 afferma:
Allo scopo di prevenire il gioco lento, il Comitato può stabilire, nelle condizioni di una gara (Regola 33-1), delle linee guida sulla velocità di gioco incluso i tempi massimi concessi per completare un giro convenzionale, una buca o un colpo.
In match play, il Comitato può, in tale condizione di gara, modificare la penalità per infrazione a questa Regola come segue:
Prima infrazione – Perdita della buca;
Seconda infrazione – Perdita della buca;
Per successiva infrazione – Squalifica.
In stroke play, il Comitato può, in tale condizione di gara, modificare la penalità per un’infrazione a questa Regola come segue:
Prima infrazione – Un colpo;
Seconda infrazione – Due colpi;
Per successiva infrazione – Squalifica.
Indipendentemente dal fatto che il Comitato adotti la Nota 2, le Linee Guida sulla Velocità di Gioco dovrebbero essere pubblicate e distribuite a tutti i giocatori in gara. Queste linee guida dovrebbero includere i tempi massimi consentiti per terminare un giro convenzionale, una buca e/o un colpo.
Quando avviene un ruling o un altro ritardo giustificato che causa al gruppo in questione il perdere posizione, ci si aspetta che quel gruppo riacquisti la propria posizione in un ragionevole lasso di tempo.

L’R&A raccomanda:
E’ compito del Comitato in carica per una gara formulare le proprie linee guida sulla velocità di gioco, sebbene in pratica la natura di tale condizione dipenderà dal numero di componenti del Comitato disponibili ad attuarla.
Per esempio, all’Open Championship è possibile adottare una linea guida sulla velocità di gioco buca per buca e, successivamente, le procedure di cronometraggio colpo per colpo se un gruppo è fuori posizione sul campo ed è oltre il tempo limite prescritto.
Ovviamente è improbabile che tale linea guida sia adottata a livello di Circolo.
Pertanto, se un Comitato ha problemi con la velocità di gioco, può essere necessario formulare una semplice condizione mediante la quale il Comitato stabilisce un tempo limite che esso considera più che adeguato entro il quale i giocatori possono terminare il giro e/o un certo numero di buche (che varierà a seconda delle persone nei gruppi e dalla forma di gioco), Nei casi in cui un gruppo va oltre il tempo limite prescritto ed è fuori posizione sul campo, ciascun giocatore nel gruppo è soggetto a penalità.
Come esempio di questo genere di condizione, un Comitato può decidere che un gruppo di tre che gioca uno stroke play non dovrebbe impiegare più 1 ora e 45 minuti per completare nove buche e specificare chiaramente che se esso eccede questo limite ed è fuori posizione, tutti e tre i giocatori saranno soggetti alla penalità di un colpo.
Inoltre, la condizione può stabilire che se essi non completano le seconde nove buche nel tempo prescritto e sono ancora fuori posizione, tutti e tre i giocatori saranno soggetti a una ulteriore penalità di due colpi.
Il problema nell’adottare tale linea guida dove ciascun giocatore nel gruppo è penalizzato per un’infrazione alle condizioni è che questa non considera la responsabilità individuale per il ritardo, pertanto un giocatore che non ha colpa può essere ugualmente penalizzato. Tuttavia, questo tipo di linea guida può aiutare in termini di autoregolamentazione di un gruppo nell’incoraggiare i giocatori lenti a migliorare la propria velocità di gioco.

I tempi limite prescritti nella condizione devono tener conto della forma di gioco (a es. il foursome dovrebbe essere più veloce di una individuale) e dell’età dei giocatori (a es. una “junior” dovrebbe essere più veloce di una “senior”). Inoltre, il clima e il campo stesso, in relazione a fattori come la lunghezza, la difficoltà, il disegno del campo ecc. avranno un’influenza su ciò che il Comitato reputa essere un tempo ragionevole da impiegare da parte dei giocatori.

Nelle più importanti gare per dilettanti ed eventi per professionisti, il Comitato può voler stabilire una linea guida sulla velocità di gioco buca per buca. E’ impossibile dare raccomandazioni specifiche sui tempi che dovrebbero essere applicati a ogni buca, ma dovrebbe essere presa in considerazione una serie di fattori. Per prima cosa, mentre ai golfisti professionisti non si può dare un tempo illimitato per terminare un giro, si deve convenire che essi giocano per professione, quindi si può concedere più tempo per il gioco che nel caso di eventi per dilettanti.
In modo più specifico, se in un evento per dilettanti o per professionisti il Comitato ha stabilito i tempi standard per i par 3, i par 4 e i par 5 (a es. rispettivamente 11, 14 e 17 minuti), dovrebbero essere apportate delle modifiche per tenere in considerazione la difficoltà/semplicità di una buca in particolare e le distanze per gli spostamenti dal green della buca appena giocata e il tee successivo.
Mentre una condizione sulla velocità di gioco può aiutare nel monitorare la velocità e identificherà il giocatore lento, non tutto il gioco lento è imputabile ai giocatori stessi. Un Comitato può causare il rallentamento del gioco facendo in modo che troppi giocatori procedano troppo velocemente sul campo. E’ importante che il Comitato conceda tempo sufficiente tra ciascun orario di partenza per consentire ai gruppi di distanziarsi tra loro in modo che i giocatori non attendano a ogni colpo. Inoltre, laddove possibile, si consiglia a un Comitato di introdurre “Starter’s Gaps” , dove ogni tanto o di frequente un orario di partenza è lasciato vuoto così che un accumulo sul campo non sarà necessariamente perpetuato su tutto il percorso attraverso il field.
In aggiunta, set up oltremodo severi possono contribuire a rendere la velocità di gioco al di sotto dell’auspicabile. In particolare, il tempo speso nel giocare i putt può aumentare se le posizioni della buca sono troppo difficili.
Identificare linee guida per la velocità di gioco più convenienti e orari di partenza ideali può essere un caso di tribolazione ed errore. Tuttavia, quando sono determinati metodi corretti, questi possono enormemente essere di aiuto nel trarre piacere dal gioco da parte di tutti coloro i quali sono coinvolti nella gara.

Tutto chiaro? Buon gioco, intanto! 🙂

 

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