MARCARE UNA PALLA LATERALMENTE

Oggi trattiamo una situazione che prima o poi capita a tutti i golfisti.
Vi si richiede di marcare la palla lateralmente al punto dove si è fermata sul green,  in quanto il vostro marca-palla interferirebbe altrimenti con la linea del putt di un vostro compagno di gioco.
Marcate accuratamente la posizione della vostra palla a una o più lunghezze della testa del putter lateralmente e quindi siete assorbiti nell’osservare la linea del putt degli altri giocatori e nel commentare i loro vari tentativi, risoltisi o meno con successo, di imbucare la palla.
Quando arriva il vostro turno di gioco, ripiazzate la vostra palla davanti al marca-palla, dimenticando di fare il percorso inverso a quello precedentemente fatto quando avete marcato la palla lateralmente ed effettuate il vostro putt.
Risultato: avete giocato da un posto sbagliato.
Quindi qual è il ruling? Il giocatore incorre in due colpi di penalità in stroke play o nella perdita della buca in match play secondo la Regola 20-7  (Giocare da un Posto sbagliato) e deve continuare a giocare la palla da dove essa è si è fermata, oppure se egli ha imbucato, la buca risulta conclusa.

Questo è importante. Una volta che un giocatore ha giocato da un posto sbagliato  in stroke play, egli deve continuare il gioco della buca.  Parte della Regola 20-7c stabilisce:

Se un concorrente fa un colpo da un posto sbagliato,
incorre nella penalità di due colpi secondo la Regola
applicabile. Egli deve terminare la buca con la palla
giocata dal posto sbagliato, senza correggere il suo
errore, a condizione che non abbia commesso una
grave
infrazione (vedere Nota 1).

La Nota 1 di cui si fa riferimento qui sopra, spiega che si considera che un concorrente abbia commesso una grave infrazione alla Regola applicabile quando il Comitato ritiene che egli abbia ottenuto un vantaggio significativo dall’aver giocato da un posto sbagliato. Ovviamente puttare da una lunghezza di una o più teste di putter da dove avreste dovuto non comporta una grave infrazione.
In match play, il giocatore perde la buca non appena gioca da un posto sbagliato.

Se un giocatore gioca da un posto sbagliato nelle circostanze sopra descritte e successivamente realizza cosa abbia fatto, non deve tentare di correggere la situazione, poichè altrimenti incorrerà nella penalità aggiuntiva di due colpi.
La Decisione 20-7c/2 conferma:

D. In stroke play, A ripiazza erroneamente la palla davanti al marca-palla di B (che era vicino al marca-palla di A) e gioca il putt. La palla si ferma a circa trenta centimetri dalla buca. L’errore viene poi scoperto e A alza la sua palla senza marcarne la posizione, la piazza davanti al suo marca-palla e termina la buca. Qual è la Decisione?

R. Quando A ripiazza la sua palla davanti al marca-palla di B e gioca il putt, gioca da un posto sbagliato e incorre nella penalità di due colpi; la palla è in gioco (Regola 20-7c).
Quando poi A alza la sua palla dal punto dove si trova a circa trenta centimetri dalla buca senza marcarne la posizione e non la ripiazza, egli incorre nella penalità generale (due colpi) per infazione alla Regola 20-1 – vedi secondo paragrafo della Regola 20-1.
Così, A incorre nella penalità totale di quattro colpi.

Questo è un ottimo esempio di come il non conoscere una Regola del Golf possa costare in termini di colpi di penalità.
C’è un suggerimento  veramente utile che potrebbe aiutare ad evitare la penalità.
Quando marcate la vostra palla lateralmente come gesto di cortesia verso un altro giocatore, capovolgete subito  il putter durante l’attesa, impugnandolo dalla testa. Fate questo solo quando marcate la vostra palla lateralmente, in modo che possa servire da promemoria per ripiazzare il marca-palla nella posizione originaria.

Non c’è un metodo preciso su come marcare lateralmente la palla. L’importante è seguire esattamente il procedimento inverso quando si va a riposizionare la palla nel punto originario. Questo consente di non fare errori e di ripiazzare la palla nell’esatto punto.

Buon gioco!  🙂

 

 

Immagine e testo tratti dal blog di B. Rhodes, con la sua gentile autorizzazione.

 

 


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