UN COLPO DI PENALITA’ PER GIOCO LENTO A ROSS FISHER

Durante il giro finale del Wales Open giocato al Celtic Manor Resort domenica 3 giugno, è accaduto un episodio che non si vedeva sul tour da ben diciassette anni.
Dopo tanto tempo, infatti, è stato assegnato un colpo di penalità per gioco lento.
L’ultimo caso in cui si è verificata una circostanza simile è stato nel 1995, protagonista l’americano Glen Day durante l’Honda Classic del PGA Tour.
Ross Fisher e il suo gruppo che includeva il futuro vincitore del torneo Thongchai Jaidee e l’olandese Joost Luiten era l’ultimo team a partire del giro finale. Già dalla buca 6 i giocatori avevano cominciato a essere seguiti dal chief referee John Paramor che tentava di spingerli a recuperare il terreno che avevano perso dalla squadra che li precedeva.
Cinque buche dopo, Ross Fisher ha ricevuto un bad time da John Paramor per aver impiegato 57 secondi a effettuare il colpo essendo il secondo a giocare, ben oltre i 40 previsti dalla condizione di gara unitamente a qualche secondo in più concesso per il cattivo tempo, come asserito dal chief referee successivamente. Alla buca 14, poi, Fisher ha impiegato 55 secondi per effettuare il putt per il birdie, che gli è costato un ulteriore bad time e il colpo di penalità previsto.
Fisher, che ovviamente non è stato affatto contento dell’ulteriore bad time assegnatogli sul tee della buca 15, non è insolito al gioco lento: in più occasioni è stato visto parlare con il caddie e consultare a lungo il suo yardage book quando era il suo turno di gioco. Inoltre nelle giornate precedenti, in particolar modo il venerdì, il giocatore inglese era già stato messo “sotto cronometro” da John Paramor. Fisher aveva impiegato 67 secondi per effettuare un colpo e nei seguenti sette colpi aveva sommato 44 secondi in eccesso, ma in quell’occasione il chief referee è stato benevolo.
Fisher a parte, è bene che anche il PGA Tour agisca sulla questione e affronti alcuni dei suoi protagonisti principali come Kevin Na, Ben Crane, Keegan Bradley, Jason Day, Jonathan Byrd e Webb Simpson!

In questa occasione John Paramor a quanto pare ha voluto lasciare proprio un segno significativo per il bene del Tour e del gioco del golf a tutti i livelli.

Non dimenticate di giocare con un buon passo! 😉


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